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BALKAN OFF ROAD RALLY

Questo fine settimana, portacolori MRC SPORT al Balkan Off Road Rally la navigatrice pordenonese Monica Tratter, che per l'occasione ha accompagnato nell'avventura bulgara il pilota arabo Rashid Al Ketbi, già noto suI campi gara WRC e pluricampione ERC (Skoda R5).La gara, con partenza ad Albena (Varna) il 16 settembre e arrivo a Shkorpilovtsi (Varna) il 23 settembre, prevedeva un totale di 2400 km di cui ben 1715 di prove speciali. Il percorso si sviluppava interamente nell'entroterra bulgaro percorrendo tre immense foreste a ridosso della costa sud-est del Mar Nero tra Varna e Burgas, due delle più importanti località turistiche dei balcani. L'equipaggio Al Ketbi(UAE) -Tratter(ITA) numero 207 su BMW X6 classe T1 Prototipi ovvero categoria Cars Rally Open in questa specifica gara, sono stati supportati dal preparatore padovano Lorenzo Cenzi patron di Jazz Tech Team. Monica Tratter, alla sua seconda esperienza nel Cross Country Rally e alla sua prima volta come co-pilota di Rashid Al Ketbi, ci racconta le sue impressioni a caldo: "E' stato davvero un gran bel regalo di compleanno, soprattutto inaspettato, avrei dovuto trovarmi a Varna solo per supporto a Jazz Tech, mi sono trovata invece con tuta, casco e cinture allacciate a poche ore dal mio arrivo! Peccato che lunedì un guasto meccanico ha stoppato la nostra corsa, per cui abbiamo realmente percorso solo 688 dei 1715 km di prove speciali previste per l'intera gara; al momento del ritiro la nostra posizione era decisamente buona, ovvero 14esimi in classifica assoluta. Posso senza dubbio dire che quest'esperienza ha contribuito alla mia crescita a livello sportivo ma anche a livello personale: come atleta, dopo quasi due anni di assenza dai campi gara, salire in auto senza nemmeno aver fatto un test e percorrere un totale di prove speciali che corrisponde a circa 5 CIR tutti insieme, senza soffrire stanchezza o momenti di deconcentrazione è stato davvero soddisfacente. Rashid è molto bravo per cui non ho avuto esitazioni, ne timore alcuno durante la gara, ne lungo i tratti veloci da sesta piena limitatore, ne lungo i tratti guidati, sporchi, rocciosi ecc ecc. Riuscivo a capire la sua guida in quanto sfruttava lo spostamento dei pesi, tecnica a me decisamente familiare. Navigare in inglese non è stato per nulla difficile, ho invece dovuto imparare diverse particolarità della specialità che riguardavano la navigazione, waypoints ecc, oltre all'ottimizzazione del feeling tra me e pilota. A livello personale la crescita è invece  legata a ciò che ho potuto vedere con i miei occhi e che con una mera vacanza non avrei mai avuto la possibilità di vedere. Abbiamo percorso tratti cronometrati in posti magnifici, da colline aperte su immensi campi arati, a fitte foreste dove tra fogliame e polvere non si riusciva a vedere 10 metri oltre, a boschi con mulattiere e rocce ovunque. I paesini dell'entroterra ti restano nel cuore, la povertà è assoluta ma imparagonabile e sincera è la gioia negli occhi di giovani e anziani pronti a farti usare la loro toilette anche se si tratta solo di un piccolo box di legno con la turca, piazzato nel cortile di casa in mezzo alle galline. Questa è stata la mia Bulgaria e nonostante abbiamo superato solo 3 degli 8 giorni di gara previsti, un grazie di cuore a tutti quelli che mi hanno dato fiducia e offerto questa opportunità".


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