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32° RALLY PIANCAVALLO

Ben 8 equipaggi della Mrc Sport al via della 32esima edizione del Rally del Piancavallo. Comprensibile visto che la storica manifestazione, che visse autentici momenti di gloria a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta (oggi è valida come gara per il campionato regionale), è di fatto una delle gare di casa per gli alfieri della scuderia “Orange”. 9 le “speciali” per un totale di 75 km di prove cronometrate. Arrivo e partenza in piazza Italia a Maniago (città del Knife Racing Team, la società che ha preso in mano l'organizzazione della manifestazione) e gara che si è sviluppata lungo i classici percorsi di un tempo, tra la Val Colvera, la Val Tramontina e la Valcellina. Andrea De Luna con Denis Pozzo alle note su Skoda Fabia R5 ha festeggiato un ottimo secondo posto assoluto, anche se il driver di Fontanafredda minimizza: “E' stata una gara molto impegnativa a causa delle condizioni meteo variabili. Un vero Rally del Piancavallo, come ai tempi d'oro, con mille incognite. Il primo giorno ci è servito per capire la macchina, per noi era tutto nuovo ed abbiamo accumulato un bel distacco. Nel secondo, invece, si può dire che abbiamo dominato, vincendo praticamente tutte le prove e recuperando 30 secondi. Alla fine ci siamo piazzati a soli 7 secondi di distacco da Toffoli, primo classificato con la Hunday” Quarto posto in classifica assoluta (e stesso risultato anche nelle graduatorie di gruppo e classe) per Dimitri Tomasso, navigato da Roberto Scopel su Ford Fiesta R5. “Non sono per nulla soddisfatto – ha esordito il pilota Mrc – partivamo per vincere, ma non siamo stati troppo fortunati. Nella quarta prova, la lunga notturna, abbiamo bucato, perdendo 48 secondi. La domenica stavamo rientrando per il podio, eravamo appena a 5 secondi, ma nella settima prova abbiamo preso un cordolo e bucato di nuovo, prendendo altri 50 secondi. Il meteo instabile, poi, non ha certo aiutato: non abbiamo quasi mai avuto le gomme a posto”. Alessandro Prosdocimo e Marsha Zanet su Skoda Fabia R5 hanno ottenuto un settimo posto assoluto, quarto di classe e di gruppo. “E' stata un'esperienza davvero appagante – ha commentato il pilota – mi sono divertito e ho preso confidenza con una macchina eccezionale. A dire il vero non ero abituato ad una vettura così performante ed il primo giorno ho pagato dazio, accumulando oltre un minuto di ritardo. Così la domenica ho pensato solo a divertirmi e a portare a casa integra la macchina. Pur senza cercarli sono però venuti fuori due ottimi tempi. Insomma, un gran bel fine settimana”. Una gara dai due volti per Diego Valente, che guidava una Renault Clio Williams con Giorgio Reffo sul sedile di destra, che ha chiuso con un decimo posto assoluto, secondo di classe e terzo tra le due ruote motrici. “Nel complesso è andata bene – ha spiegato Valente – molto bene sull'asciutto, piuttosto male sul bagnato, dove non avevo feeling con il mezzo e con le gomme e ho dovuto alzare molto il piede. Nell'ultima prova mi sono anche girato e poi ho deciso di pensare solo a non fare danni. Resta il fatto che senza pioggia abbiamo fatto buoni tempi, di prova o parziali, dimostrando di essere competitivi. Soddisfazione nelle parole di Federico Puppi, alla sua seconda gara completata (dopo il Rally di Maniago dell'anno scorso), che insieme a Silvia Mosena, ha condotto una Peugeot 208. Per loro un 15esimo posto assoluto, primo in classe R2B. “Un buon risultato, un po' inaspettato – è stata la sua chiosa – la macchina è un gran bel giocattolo, abbiamo azzeccato le gomme, le strade le conoscevamo, di conseguenza siamo andati via tranquilli. Bene così”. Christian Secondin e Raffaele Meneano su Peugeot 208 si sono piazzati 16esimi assoluti e secondi di classe R2B. “Un fine settimana positivo – ha raccontato Secondin – il meteo è stato disastroso, ma nonostante questo ci siamo divertiti. La macchina è stata perfetta e devo ringraziare la RD Motor Sport. Il secondo posto di classe è stato un bel risultato, considerando che eravamo una decina e che il sottoscritto non corre molto”.  Una gara da dimenticare invece per Emanuele Daneluz ed Adriano Gioielli su Renault Clio S1600, che non sono certamente stati baciati dalla fortuna. E' il preparatore della vettura, Marco Modolo, a fare la cronaca della gara: “Emanuele è partito alla grande e dopo tre prove aveva fatto il vuoto. Ma una foratura ed i conseguenti danneggiamenti hanno compromesso tutto. La domenica abbiamo accumulato altri malanni, ha dovuto affrontare due speciali senza l'idroguida e alla settima ha dovuto per forza ritirarsi”.  “Mi dispiace davvero – è il commento dello stesso Daneluz – la foratura è stata conseguenza di un mio errore. Non ho visto una pietra e ci sono andato sopra. Peccato perché la vettura era perfetta e meritava ben altro risultato”.

Piergiorgio Grizzo


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