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48° RALLY SAN MARINO

Tre equipaggi della MRC Sport al via della 48esima edizione del Rally di San Marino nello scorso fine settimana. All'ombra del monte Titano venerdì si sono tenute le ricognizioni e lo shake down, sabato la gara vera e propria, articolata in 9 prove speciali per un totale di 65 km cronometrati, tutti su terra.

Dodicesimo posto in classifica assoluta e stesso piazzamento in gruppo R e in classe R5 per Tullio Versace su Skoda Fabia R5 Evo con Cristina Caldart alle note. “Il nostro obbiettivo era entrare nei primi dieci – ammette il driver di Conegliano, al debutto con la MRC Sport – ma siamo partiti con un auto nuova, senza aver potuto effettuare alcun test prima.

Ho dovuto quindi prenderle le misure in gara, modificando anche il mio stile di guida. Siamo cresciuti chilometro dopo chilometro e posso dire di essere molto contento: questa macchina ha grandi potenzialità. Al prossimo appuntamento, il Rally dell'Adriatico il 27 e 28 settembre, ci faremo trovare pronti”.  

Giuliano Ruoso su Mitsubishi Lancer Evo XI, navigato da Erik Pescador, è arrivato 32esimo in classifica assoluta e secondo in quella di classe R4. “Erano sei mesi che non correvo sulla terra – ha commentato il pilota di Fontanafredda – e questa gara è stata un test utile in vista della prima tappa del Campionato RaceDay (al Rally dell'Adriatico ndr), dove correremo con la stessa macchina e dove vorremmo fare bene”.

“Sabato a San Marino abbiamo commesso qualche errore di troppo alla mattina, sia nella guida che nella regolazione della vettura – ha continuato – poi abbiamo modificato un po' l'assetto, cambiato le gomme e le cose sono andate un po' meglio. La gara era dura e selettiva, con percorsi rotti, pieni di buche. Ed infatti ci sono stati molti ritiri. Nel complesso però siamo rimasti soddisfatti”.

Nel cross country erano poi ai nastri di partenza il pilota catanese Mirko Emanuele e la navigatrice pordenonese Sandra Castellani. Per loro, che correvano su Suzuki New Gran Vitara, un decimo posto nella Assoluta e un quarto di gruppo T2. “Non tutte le ciambelle vengono con il buco – hanno commentato – la giornata è stata piuttosto impegnativa; le prove speciali sono state via via ridotte da 9 a 6 per varie problematiche. I percorsi erano molto scivolosi e noi non siamo riusciti a prendere il ritmo giusto. Ad un certo punto si è anche alzata la temperatura e abbiamo preferito in alcuni frangenti alzare il piede dall'acceleratore piuttosto di rischiare di rompere. In ogni caso è stato un buon banco di prova in vista delle prossime manifestazioni, a partire dal Rally dell'Adriatico”.

 

Piergiorgio Grizzo 


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