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15° RALLY CITTA' DI AREZZO CRETE SENESI E VALTIBERINA
La MRC Sport ha calato un poker di equipaggi sulla 15esima edizione del Rally “Città di Arezzo-Crete Senesi e Valtiberina”, organizzato da Valtiberina Motorsport nel fine settimana del 6 -8 agosto. Ben 105 erano le vetture al via nella manifestazione toscana, che valeva come quarta prova del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT), ma anche per il Campionato Italiano Rally Terra Storico, per il tricolore Cross Country Rally “Side by Side” (sesta prova) e per il Tour European Rally Series moderno e “historic” (seconda) e altresì come atto finale del Challenge Raceday Rally Terra 2020-2021. Otto le prove speciali in programma per un totale di 83,970 Km cronometrati sui circa 557,890 dell’intero tracciato.
Purtroppo il week end non è stato tra i più fortunati per le auto della scuderia friulana. Solo Alessandro Rossetto, “navigato” da Manuel Lazzer su Renault Clio RS ha portato a termine la competizione, chiudendo al 41esimo posto in classifica assoluta, quinto di gruppo N e secondo di classe N3. “Eravamo andati semplicemente per testare la macchina – è stato il suo commento – visto che nell'ultimo periodo avevamo fatto molti lavori all'assetto e al motore, ma senza nessuna altra velleità trattandosi di un campionato italiano. Invece è arrivato anche il risultato: un lusinghiero secondo posto di classe”.
“La gara era lunghissima e c'era un caldo infernale – ha continuato – insomma un banco di prova importante. Siamo molto soddisfatti”.
E' invece finita quasi subito la gara di Tullio Versace, che insieme al navigatore Manchini, guidava la sua Skoda Fabia R5, costretto al ritiro da una foratura, capitata dopo solo 2 km dallo start della prima speciale. “Ho tagliato l'interno duna curva a destra e ho sentito un forte colpo – ha raccontato – subito dopo ho realizzato di aver forato. Ho così deciso di terminare la prova a bassa velocità, accumulando un ritardo notevole. Il regolamento di questa gara, tra l'altro, prevedeva che già dal primo riordino si partisse in ordine di classifica. Io mi sarei trovato molto indietro e avrei trovato davanti a me le piccole due ruote motrici e quindi ancora più penalizzato, vista la polvere che oggi era molto fastidiosa. Mi dispiace per il team RB Motorsport, che anche oggi aveva preparato l'auto in modo impeccabile, ma ho deciso di dare forfait fondamentalmente per motivi di sicurezza”.
Uno spettacolare incidente, per fortuna senza conseguenze gravi né per l'equipaggio né per la vettura ha invece costretto al ritiro Francesco Tali, che correva con Cristina Caldart su Ford Fiesta R5. “Ci siamo cappottati ad un km dal termine della prima prova speciale della domenica (la quarta complessiva ndr) – ha detto – un bel volo, ma per fortuna solo qualche ammaccatura di lamiere e niente più. Peccato perché stavamo andando bene. Il sabato non abbiamo spinto troppo, ma stavamo prendendo confidenza e penso che avremmo potuto fare bene”.
Anche Giuliano Ruoso con Erik Pescador alle note su Subaru Impreza TD è stato costretto ad alzare bandiera bianca. “C’è poco da dire – ha spiegato - purtroppo abbiamo avuto un problema di alte temperature al motore. Fuori c’erano 37 gradi, poi salendo in montagna si sa che i motori turbo soffrono di più; per la nostra Subaru, essendo gruppo N, dobbiamo tenere tutto originale e dunque la centralina che gestisce l’elettronica nella prima parte della piesse è andata in protezione e poi, continuando nella speranza di riuscire a superare il passo nell’Alpe di Poti, è andata in blocco completo. Siamo rimasti fermi oltre mezz’ora e dunque non aveva più senso proseguire, anche perché dovevano ripeterla 3 volte quella speciale e dunque abbiamo deciso di abbandonare definitivamente la gara. Il nostro obbiettivo era di correre una corsa in attacco al sabato e poi domenica andare più tranquilli per cercare di portare a casa i punti necessari per vincere il trofeo Raceday. Adesso vedremo con il calcolo degli scarti come ci siamo piazzati.”
Piergiorgio Grizzo