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35° RALLY PIANCAVALLO

Nello scorso fine settimana la MRC Sport ha schierato ben 15 equipaggi alla 35esima edizione del Rally del Piancavallo, storica competizione che quest'anno era valida per la Coppa Italia di zona. Tre le prove speciali, tutte da ripetere due volte: “Pradis – Valle della Preistoria” (14,80 km), “Clauzetto – Il Balcone del Friuli” (7,35 km); “Barcis – Piancavallo – Icio Perissinot” (14,35 km). Epicentro della gara a Maniago, dove erano previste partenza, arrivo e parco assistenza.

I riflettori erano puntati su Filippo Bravi (in gara con il navigatore  Enrico Bertoldi a bordo di una Hyndai i20 rally 2), accreditato da molti come un possibile candidato alla vittoria finale. Ma il pilota udinese è uscito di scena già nella prima speciale. “Purtroppo ho commesso un errore in frenata – è stato il suo laconico commento – sono arrivato lungo e sono andato ad appoggiare su un guard rail. Un vero peccato perché eravamo belli carichi”. 

Ottima performance invece per Dimitri Tomasso (con Cristina Caldart  su Skoda Fabia R5), giunto terzo in classifica assoluta e secondo di gruppo RC2N e di classe R5. “Allora la gara è andata molto bene – ha commentato -  considerando che abbiamo preso in mano la macchina solo allo shake down, dove peraltro i tempi erano già interessanti, abbiamo avuto subito un passo buono. Un errore ad una chicane sulla seconda prova ci ha un po' complicato la vita sulla lotta per il podio, ma nel secondo giro di prove, man mano che la conoscenza della macchina aumentava, siamo riusciti a staccare tempi davvero interessanti, data la caratura dei nostri avversari, portandoci a recuperare ed arrivare nel gradino più basso del podio”.

Grande exploit per l'equipaggio turco Burak Cucurova - Burak Akçay, piazzatosi decimo nella assoluta e nono di gruppo RC2N e di classe R5. “Sono contentissimo – ha dichiarato -  l'ambiente era splendido, la mia gara è andata aldilà delle mie più ottimistiche previsioni. Tornerò sicuramente in Italia breve. Devo ora decidere a quali gare partecipare”.

Tredicesima piazza nella assoluta per Alessandro Prosdocimo (con Marsha Zanet su Skoda Fabia) insieme al 11esimo posto di gruppo RC2N e di classe R5. Questo il suo resoconto: “E' andata bene. Mi sono divertito molto e sono arrivato in fondo a questa che è la gara di casa. A sostenere questa tesi c’è il primo posto per il miglior passaggio spettacolare al monumento di Piancavallo e arrivare all’arrivo con tutta quella gente era fondamentale perché le feste sono così. Il risultato e’ stato a due facce: in confronto al 2021, quando avevo vinto, e’ forse poco, ma non lo e’ perché quest’anno con l’asciutto ho patito molto la scelta delle gomme che infatti mi sono costati due toccate nella prima e seconda prova di giornata. Non sono mai riuscito a guidare come volevo, ma pur sempre di traverso. Invece il lato positivo è che sono arrivato primo del Trofeo Alpe Adria Trophy, a cui sto partecipando. Quindi diciamo che e’ stata una grande domenica di sport e di belle emozioni per me”.

A ruota, al quattordicesimo posto si è piazzato Maurizio Diomedi (con Mauro Turati su Skoda Fabia), che ha ottenuto anche il 12esimo di gruppo RC2N e di classe R5. “Personalmente ho fatto una gara discreta – ha raccontato il forte pilota sardo – la manifestazione invece era bellissima con percorsi molto tecnici ed impegnativi. Io ho avuto qualche problema con le note e ho pagato un po' dazio non conoscendo i percorsi. Nel primo passaggio della Barcis – Piancavallo il fondo umido mi ha tratto in inganno e sono andato a battere. Non ho fatto danni importanti, ma ho perso del tempo prezioso; poi mi sono girato anche nella ripetizione della prima speciale, compromettendo così il raggiungimento di quello che era il mio obbiettivo, cioè entrare nei primi dieci. Pazienza, è stato un bellissimo fine settimana”.

Massimiliano Locatelli (con Giordano Gregori su Skoda Fabia) ha chiuso al 16esimo posto della assoluta, 14esimo di gruppo RC2N e di classe R5. “Non è andata benissimo – è stata la sua chiosa – era una gara difficile, di altissimo livello tecnico con prove molto veloci e tecniche. Noi passavamo dalla Evo 1 alla Evo 2 e dovevamo prendere le misure alla nuova vettura. Siamo cresciuti di prova in prova, arrivando anche noni assoluti. In ogni caso per noi doveva essere una gara transitoria e così è stato. Usciamo appagati da questo fine settimana perché i piloti locali erano fortissimi e la manifestazione è stata una festa unica: grande cordialità e ospitalità. Torneremo sicuramente”.

Fabrizio Martinis (con Valentina Boi su Peugeot 208) è giunto 18esimo della assoluta, terzo di gruppo RC4N e secondo di classe Rally 4. “E' stata una gara un po' in salita – ha spiegato – avevamo predisposto un set up da pioggia e quindi siamo partiti un po' penalizzati. Poi, facendo chilometri, siamo cresciuti. Nella prima Barcis – Piancavallo abbiamo dato il meglio di noi, ma poi nella ripetizione delle prove, forse per stanchezza, non sono riuscito a migliorare i tempi. Sono comunque molto soddisfatto, visto che quest'auto l'avevo usata finora solo sulla terra. Un ringraziamento agli amici e sostenitori, alla mia scuderia la MRC Sport e al suo presidente Giacomo De Luca, alla Gima Motorsport e alla mia navigatrice, che mi è sempre stata di grandissimo supporto”.

Giornata in salita anche per Christian D'Agnolo (con Eneo Giatti su Skoda Fabia R5), arrivato 27esimo nella assoluta, 16esimo di gruppo RC2N e di classe R5. Questo il suo racconto: “Abbiamo avuto sempre problemi di assetto, il che mi ha un po' demoralizzato. Ora dovremo fermarci a riflettere, analizzare la situazione per ripartire più forti. Ringrazio la MRC Sport, la RB Motorsport e Yokohama”.

Christian Secondin (con Raffaele Meneano su Peugeot 208)  ha chiuso al 34esimo posto della assoluta, 13esimo di gruppo RC4N e nono di classe Rally 4. Questo il suo commento: “La gara è iniziata con qualche acciacco fisico e quindi i tempi non arrivavano. Poi nel secondo giro di prove molto meglio , stavo bene e mi sono avvicinato ai primi della R2. Peccato che la classe R2 è mescolata con le Rally 4 , auto più performanti”.

51esimo nella assoluta, settimo di gruppo RC5N e secondo di classe N2 è stato il risultato di  Manuel Drigo (con Paolo Calabretta su Peugeot 106). “E' andata bene, ci siamo divertiti e la macchina non ha avuto nessun problema – ha detto – abbiamo fatto anche buoni tempi dopo due anni che non correvamo in N2, quindi non ci lamentiamo, più di così non avremmo potuto fare. Ci tengo a ringraziare gli sponsor, Giacomo De Luca (il presidente della MRC Sport ndr), il Team Galiazzo e il mio navigatore, Paolo, che mi ha supportato e sopportato per tutta la gara”.

54esimo Alex Paveglio (con Genny Moruzzi su Peugeot 106), che ha chiuso anche decimo di gruppo RC5N e quinto di classe N2. “L’obbiettivo principale era quello di portare a termine la gara viste le precedenti esperienze sfortunate – ha raccontato - abbiamo fatto del nostro meglio senza correre rischi, tentando di accumulare esperienza. Da tutto ciò sono nati anche dei bellissimi tempi del tutto inaspettati e questo non può che farci piacere. Concludiamo con un ottimo quinto posto di classe N2 a soli 7 secondi dal terzo. Tanto di cappello ai nostri avversari che si sono dimostrati fortissimi”.

Alex Commisso (con Michele Cussigh su Peugeot 106) si è dovuto ritirare al secondo passaggio della piesse di Pradis – Campone. “Abbiamo avuto problemi meccanici fin dallo shake down con la pompa della benzina che funzionava male. Siamo quindi partiti cauti nelle prime due prove, poi, una volta preso confidenza con l'auto ed affiatamento tra di noi, nella prova Barcis – Piancavallo abbiamo avuto noie con il cambio e infine al quarto round ci siamo fermati definitivamente per guai al motore. Insomma un week end da dimenticare”.

L'ha presa con filosofia Gianluigi Goddi (con Giuseppe Pirisinu su Peugeot 106). Così si è espresso il driver sardo: “Week end bellissimo, una gran bella festa anche se...non siamo mai partiti. Abbiamo avuto problemi all'auto in assistenza che ci hanno fatto accumulare penalità, tanto da convincerci a dare forfait”. 

Non ha infine concluso la gara neppure Stefano Reputin (con Maicol Miani su Renault Clio W. A7). Questa la sua sintesi: “Nello shake down abbiamo subito avuto noie meccaniche perché si è rotto un giunto. Dopodiché nel primo giro abbiamo sbagliato l'assetto. Nel secondo abbiamo quindi rivoluzionato tutto; sulla prima Barcis stavamo cominciando ad ingranare, poi però abbiamo rotto anche l'altro giunto e a quel punto abbiamo dovuto ritirarci. Guardando il bicchiere mezzo pieno posso dire che abbiamo fatto un po' di chilometri in vista del Rally della Carnia”.

infine il secondo equipaggio turco, Ok – Cansen su Peugeot 208 ha dovuto rinunciare all'ultimo minuto per problemi meccanici.

 

Piergiorgio Grizzo


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